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Una panoramica dettagliata sulla storia delle targhe italiane, dalla nascita del sistema di immatricolazione fino alle evoluzioni grafiche e normative. Un viaggio nel tempo tra materiali, formati e curiosità, utile per collezionisti, restauratori e appassionati. Scopri come sono cambiate le targhe auto e moto nel corso dei decenni e quali elementi ne definivano l’autenticità e il valore.

Periodo 1901-1905

Numero seriale preceduto dal nome della provincia scritto per intero.

Periodo 1905-1927

Numero rosso indicativo della provincia seguito dal numero seriale in nero. La targa posteriore porta il sigillo della Prefettura, la targa anteriore, spesso dipinta sul radiatore, non ha carattere ufficiale. Per le moto disposizione su due righe.

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Periodo 1927-1932

Numero seriale seguito dalla sigla della provincia, tutto in bianco su fondo nero. Per le moto disposizione su due righe. La riforma del 1927 ha comportato una nuova immatricolazione per tutti i veicoli, con nuova numerazione a partire da 1, e la sostituzione obbligatoria delle targhe preesistenti.

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Periodo 1932-1976

Nel dicembre 1931 fu introdotto un nuovo modello di targa per autoveicoli e motocicli. Le targhe dovevano essere fisicamente sostituite senza cambio di numerazione. Per le moto invece un decreto del giugno 1933, che imponeva l’immatricolazione anche alle moto di cilindrata inferiore a 175cc, comportò una nuova immatricolazione di tutto il parco con nuova numerazione a partire da 1. L’aspetto delle nuove targhe è illustrato di seguito. Per quanto riguarda la targatura delle moto tra il gennaio 1932 e il settembre 1933, sembra che sia stato rilasciato un numero limitato di targhe a fondo nero diverse nell´aspetto da quelle del 1927, ma occcorrono conferme. Posteriore auto: sigla della provincia seguita dal numero seriale, tutto in bianco su fondo nero. Disposizione su due righe. Anteriore auto: numero seriale seguito dalla sigla della provincia, in bianco su fondo nero, su una riga. Dimensioni molto ridotte. Moto (dal 1933-34): Inizialmente numero seriale seguito dalla sigla della provincia, poi il contrario. Sempre su due righe, in azzurro su fondo bianco. Nel corso degli anni l’aspetto delle targhe è stato modificato in vari dettagli.

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Periodo 1976-1984

Posteriore auto: targa costituita da due elementi separati, da montare sovrapposti (due righe) o affiancati (una riga). Il primo porta la sigla della provincia in arancione su fondo nero, il secondo porta il numero seriale in bianco su fondo nero. Anteriore auto e moto: invariate rispetto al periodo precedente.

Periodo 1985-1994

Posteriore auto: targa costituita da due elementi separati, da montare sovrapposti (due righe) o affiancati (una riga). Il primo porta la sigla della provincia, il secondo porta il numero seriale, tutto in nero su fondo bianco riflettente. Anteriore auto: sigla della provincia seguita dal numero seriale, in nero su fondo bianco riflettente.  Dimensioni di poco inferiori alla posteriore su una riga. Moto: sigla della provincia seguita dal numero seriale, in nero su fondo bianco riflettente. Disposizione su due righe.

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Periodo 1994-1999

Emissione centralizzata. I caratteri contenuti nella targa non sono in relazione con alcuna divisione territoriale. Posteriore auto: due caratteri alfabetici, tre caratteri numerici, altri due caratteri alfabetici, tutto in nero su fondo bianco riflettente. Nel formato su due righe (“quadrotta”) i primi due caratteri sono sempre ZA Anteriore auto: le stesse indicazioni della targa posteriore sempre su una riga, in nero su fondo bianco riflettente. Dimensioni di poco inferiori alla posteriore su una riga. Moto: due caratteri alfabetici seguiti da 5 caratteri numerici, in nero su fondo bianco riflettente. Disposizione su due righe. Le coppie di caratteri corrispondenti alle sigle provinciali non vengono utilizzate. Contrassegno per ciclomotori: ha l’aspetto di una piccola targa con gli angoli superiori tagliati. Contiene 5 caratteri alfanumerici sequenziali, in nero su fondo bianco riflettente

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Moto e Ciclomotori

Periodo 1999-Oggi

Prosegue il sistema centralizzato iniziato nel 1994, ma cambia l’aspetto delle targhe, con l’aggiunta di due strisce a fondo azzurro alle estremità delle targhe su una riga, o ai lati della riga superiore nelle targhe su due righe. La striscia azzurra di sinistra contiene l’emblema dell’Unione Europea (un cerchio di 12 stelle in giallo) sopra al contrassegno internazionale dell’Italia (I) in bianco. La striscia di destra contiene le due ultime cifre dell’anno di prima immatricolazione in giallo entro un cerchio, sopra alla sigla provinciale in bianco. Per le province di Aosta, Bolzano e Trento la sigla è accompagnata dallo stemma provinciale. I contrassegni dei ciclomotori restano invariati fino al 2007. Dal 14 luglio 2007 anche i ciclomotori vengono immatricolati e ricevono una targa a fondo bianco su 2 righe con 6 caratteri alfanumerici sequenziali

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